Innsbruck 2018, Campenaerts: “Non sono tra i favoriti, Dennis è l’uomo da battere”
Victor Campenaerts si prepara alla cronometro individuale a Innsbruck 2018. Il belga, campione nazionale di specialità, è uno degli uomini più attesi della prova di mercoledì, l’unica che si addice alle sue caratteristiche in quest’edizione iridata. Con la sua Lotto Soudal che non ha preso parte alla cronosquadre, lo specialista delle corse contro il tempo vuole chiudere nel migliore dei modi una stagione che lo ha visto spesso autore di buone prestazione, ma con solo due acuti di rilievo, appunto nei campionati belgi e soprattutto agli europei di Glasgow 2018, dove ha conquistato la medaglia d’oro. Non sarà semplice ripetere l’impresa in Austria, su un percorso di 55 km che strizza l’occhio ad alcuni degli avversari più quotati, complice una salita piuttosto impegnativa nella seconda metà.
Il classe ’91 ha parlato con molta serenità delle proprie possibilità: “Considerando la salita impegnativa nel mezzo, il percorso di quest’anno non è il massimo per me. Siccome non sarò alla partenza come uno dei favoriti, sento meno pressione di quanta ne sentissi agli europei. Di certo, sarei felice di avere una gran giornata e finire nella top five, ma sarò felice allo stesso modo di arrivare ottavo. Ieri, ho fatto la prima ricognizione del percorso e ho avuto buona sensazioni. Se avessi dovuto disegnare il tracciato, l’avrei fatto differente, ma resto ottimista: i primi 30 km prima del Gnadewald sono diritti e pianeggianti, strade che mi calzano a pennello”.
Campenaerts è ancora indeciso su come interpretare la corsa: “Non so esattamente che ritmo terrò, ma non darò tutto nei primi 30 km. Lo sforzo massimo sarà in salita e se ti trovi in un momento di debolezza lì, di certo non otterrai buoni risultati. È circa un quarto d’ora di salita e alcune parti sono davvero ripide. Correrò con poca pressione sull’acceleratore, che è veramente necessario se vuoi sopravvivere bene alla salita”.
Il belga traccia un’analisi della sua condizione fisica: “Avendo corso la Vuelta, ho avuto una buona preparazione e mi sono allenato molto in salita. Dopo averla finita, era importante riposarmi un po’ e recuperare correttamente per tornare in forma per i mondiali. In Spagna ho corso un ottimo prologo, ma ho deluso nella cronometro della terza settimana. Ho dimostrato più volte prima di dare il mio meglio quando posso iniziare una cronometro con una preparazione adeguata. Se invece devo dare tutto nelle due settimane prima della cronometro, l’avvicinamento a essa non è l’ideale. Tuttavia, ogni volta, mostro che non perdo le mie capacità di cronoman e posso ancora ottenere grandi risultati dopo quei Grand Tour”.
Infine una battuta sugli avversari: “Rohan Dennis è davvero l’avversario più forte. Insieme a Tom Dumoulin, è di una categoria differente in questo momento. Personalmente, sarei felice di finire tra i primi sei. Lampaert è un mio buon amico e ha già fatto settimo in Qatar. Ci piace stuzzicarci a vicenda piuttosto spesso, quindi sarebbe bello per lo meno battere il suo record”.
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